La gestione dei rifiuti. Le ultime novità in materia di SISTRI: ulteriore rinvio dell’entrata in operatività del sistema.

Pubblicato nel n.85 2011 della rivista Ambiente

Avv. Gianluca Limardi

Il sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), fortemente voluto dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e da alcuni considerato  il fiore all’occhiello di una nuova gestione della tutela ambientale, ha subito un nuovo stop che ne ha posticipato, ulteriormente, il termine di entrata in operatività. In effetti molti, in primis i gruppi industriali e le singole imprese (in  particolare quelle le medio/piccole), avevano sollevato, fin da subito, perplessità sia sulle difficoltà di gestione del sistema, sia sugli elevati costi che lo stesso comportava. Anche ad avviso dello scrivente le suddette perplessità erano, e restano, tutt’altro che infondate, anzitutto alla luce della circostanza che tutti i soggetti coinvolti, in primis gli pubblici territoriali, ma anche le stesse amministrazioni centrali, faticano a reperire le risorse economiche necessarie al  suo funzionamento. Ciò senza volere tacere la generale situazione di difficoltà economica che ha investito le imprese e l’intero paese. Queste perplessità e le oggettive difficoltà attuative portavano ad una prima proroga dell’entrata in vigore del Sistri (proroga prevista con decreto ministeriale del 26.05.2011), seppure il progetto sembrava potesse proseguire nel suo iter attuativo, nonostante tutto. In tal senso la volontà di procedere era confermata, tra l’altro,  dall’Accordo 27.07.2011, in Conferenza Unificata, tra Governo, Regioni e Autonomie locali in merito alla “gestione delle informazioni sulla tracciabilità dei rifiuti”, nell’ambito del quale venivano previste delle misure di interattività  tra le varie amministrazioni pubbliche per garantire un più efficace funzionamento del Sistri. Tuttavia, le gravi ed ulteriori difficoltà, anzitutto di carattere economico generale (esplose in maniera drammatica nel corso della passata estate),  ma anche applicative del sistema, hanno imposto un nuovo ed ulteriore rinvio, che è intervenuto con la Legge n.148 del 14.09.2011, di conversione in legge con modificazioni del D.L. 138 del 13.08.2011 recante Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione  finanziaria e lo sviluppo. La normativa richiamata, infatti, prevede lo spostamento del termine di entrata in operatività del Sistri al 09.02.2012 (fermo quanto previsto per i soggetti di cui all’art.1 comma 5 decreto Ministero dell’ambiente  e della tutela del territorio e del mare 26.05.2011) e ciò al fine sia di consentire la progressiva entrata in operatività del Sistema Sistri, sia di garantire l’efficacia del funzionamento delle tecnologie connesse allo stesso. E’,  inoltre, prevista la futura individuazione (con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa) di specifiche tipologie di rifiuti ai quali, in considerazione  della quantità e dell’assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale, sono applicate, ai fini del Sistri, le procedure previste per i rifiuti speciali non pericolosi. E’ stabilito, altresì, che gli operatori che producono  esclusivamente rifiuti soggetti a ritiro obbligatorio da parte di sistemi di gestione regolati per legge, possano delegare la realizzazione dei propri adempimenti relativi al Sistri ai consorzi di recupero, secondo la modalità già previste per le  associazioni di categoria. Anche soltanto a tenere conto di queste ultime norme, sembra chiaro come il futuro del Sistri appaia ancora incerto e tutt’altro che definito. La grave crisi economica e la conseguente limitazione di risorse si ripercuotono,  in maniera evidente, su un sistema necessariamente costoso ed articolato che coinvolge, in necessaria sinergia, da un lato le imprese private, alle prese con una crisi di produttività epocale, e dall’altro le amministrazioni pubbliche, oggetto  di sempre più rilevanti tagli ed impossibilitate a fornire il loro imprescindibile apporto alla gestione del sistema.