Il Patto delle Province: continua l’impegno a favore di uno sviluppo energetico sostenibile

Pubblicato nel n.85 2011 della rivista Ambiente

Avv. Gianluca Limardi

In un momento di profonda crisi economica e di acceso  dibattito circa l’opportunità o meno di mantenere in vita le Province, non possono tacersi iniziative meritorie che, partendo proprio da questi enti, si caratterizzano per qualità, innovazione e rispetto per l’ambiente. In tal senso  merita particolare attenzione e plauso l’impegno assunto con il “Patto tra i Presidenti delle Province italiane delle Regioni del Mezzogiorno in materia di sviluppo sostenibile dei territori”, sottoscritto il 26 giugno 2008 a Bari, da tutte le  province delle 8 regioni del mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), al fine di garantire un effettivo impegno delle singole amministrazione locali nella promozione e valorizzazione delle fonti energetiche  rinnovabili, della razionalizzazione delle risorse in materia energetica, dei progetti di sviluppo eco-compatibili e delle soluzioni volte al risparmio energetico. Nell’ambito del Patto, occorre sottolineare il particolare impegno fornito dalla  Provincia di Benevento che, attraverso la Presidenza stessa del sodalizio (Ing. Bello) e l’attività svolta dalla Commissione “mappatura energia/progetto Atlante” con il supporto del segretariato tecnico di Tecla, ha predisposto un progetto volto,  da un lato, ad operare una ricognizione delle installazioni presenti sul territorio per la produzione da fonti rinnovabile e, dall’altro, a svolgere uno studio per valutare le potenzialità di sfruttamento locale delle fonti rinnovabili e mappare  gli impianti esistenti. Oggi, anche alla luce dello stop al ritorno dell’energia nucleare (questa volta, forse, definitivo) sancito dal referendum abrogativo della primavera scorsa, acquista nuovo vigore l’impegno degli enti locali verso  lo sfruttamento di fonti rinnovabili e verso una razionalizzazione e migliore gestione energetica dei territori e delle installazioni ivi presenti. Quanto in parte già avvenuto nell’ambito del riciclo dei rifiuti urbani, con i piccoli Comuni,  anche del sud d’Italia, all’avanguardia nella gestione della raccolta differenziata, potrebbe avvenire anche nell’ambito della produzione energetica, con progettazione, sviluppo e sfruttamento di impianti (nuovi o già esistenti)  compatibili con le caratteristiche e le esigenze dei singoli territori interessati. Attendiamo fiduciosi notizie circa il concreto sviluppo ed i risultati del progetto, nella speranza che eventuali radicali scelte di politica istituzionale non vanifichino  il lavoro sino ad oggi svolto.